Dalla California per la Cucina Garibaldina
Giunge
in Umbria dalla California, una delegazione per scoprire la Cucina del
Risorgimento italiano
ottobre
2012
Molti
credono che la tradizione della vera cucina italiana si perda nella notte
dei tempi e che il cibo che ha reso unica la nostra terra sia lo stesso di
secoli e secoli fa. La verità è che la vera cucina italiana, per come la
conosciamo ed esportiamo, è "un'invenzione" relativamente
recente. La rivoluzione gastronomica, basata sul sapore naturale degli
ingredienti e non più sulla loro alchimia di trasformazione tipica del
passato, cominciò in Francia nel XVIII secolo e si propagò con enorme
successo in Italia. Da allora, complici anche quegli ingredienti venuti
dal nuovo mondo americano, la cucina del nostro Paese seppe dare dei
limiti riconoscibili ai sapori, ponendo quindi anche la qualità delle
produzioni agroalimentari come elemento di primaria importanza. Il
consolidamento allargato a tutta l'Italia delle nuove cucine regionali si
data nel periodo dell'unificazione del Paese. Potrà sembrare paradossale
ma dobbiamo a Giuseppe Garibaldi anche la nascita della vera cucina
italiana. Proprio sulla base di questo fatto, una delegazione della città
americana di Sonoma California, ha voluto prendere parte ad un seminario
espressamente organizzato sulle particolarità della cucina italiana del
risorgimento. L'incontro è avvenuto al Teatro dei Riuniti nella città di
Umbertide, luogo che per giunta vanta una sentita appartenenza alle storie
ottocentesche, dove i componenti della delegazione californiana hanno
assistito ad una lezione sulla storia della cucina italiana. Un evento
reso possibile anche grazie alla preziosa collaborazione della scrittrice
americana Elizabeth Wholey, cultrice raffinatissima delle eccellenze della
cultura enogastronomica italiana. Il saluto di
Sergio Consigli di Slow Food e del Generale Garibaldi è stato
particolarmente apprezzato dai californiani, che non si sono lasciati
perdere l'occasione di farsi immortalare accanto all'eroe dei due mondi.
Di seguito all'incontro ha avuto luogo un Laboratorio del gusto in
collaborazione con la Condotta Slow Food Alta Umbria, dove i delegati
hanno potuto cimentarsi nella realizzazione di un antico formato di pasta
fatta a mano. Dal teatro dei Riuniti l'iniziativa si è poi trasferita
presso la vicina Taverna dei Mille, dove ha avuto luogo una degustazione
di vini umbri curati da Stefano Tonanni di Slow Food e di una selezione di
piatti della tradizione gastronomica umbra curati da Marino Marini. Uno
scambio di culture del cibo che ha dato vita a un rapporto che troverà
presto altre nuove opportunità per la ripetizione di un'esperienza
didattica e sensoriale unica e ricchissima di soddisfazione.


